uno spettacolo colorato e molto movimentato
La piccola cittadina vicino a Vicenza ospita ogni due anni lo spettacolo della partita con scacchi viventi.
In pratica si tratta di uno spettacolo folcloristico che rievoca vicende antiche e che comprende anche lo svolgimento di una partita a scacchi.
Il tutto inizia nel 1923 per merito di Francesco Pozza, uno studente marosticense che ebbe l’idea di organizzare una partita a scacchi per una rievocazione storica coinvolgendo gli amici del circolo studentesco.
L’idea di svolgere la manifestazione continuativa ogni due anni si concretizzò nel 1954 per merito dell’allora sindaco Marco Bonomo, appassionato del gioco. L’occasione fu data dal ripristino della piazza che era stata danneggiata dalla guerra e l’allestimento dello spettacolo fu curato dall’artista Mirko Voucetich che ne curò il copione e la coreografia. Infine nel 1957 con l’invito all’Expo di Bruxelles conseguì fama all’estero e nel 2011 fu riconosciuta come patrimonio dell’Italia da parte del ministero del turismo.
Ma perché una partita a scacchi? La vicenda risale al 1454 e racconta di due giovani di nobili famiglie, Vieri e Rinaldo, pronti a battersi a duello per qualsiasi pretesto. In una giornata di mercato la piazza era gremita di venditori e di acquirenti quando passò la bella Lionora, figlia del castellano. I due giovani se ne innamorarono all’istante e fu l’occasione per l’ennesimo litigio culminato nella sfida a duello tra i due. Per evitare spargimento di sangue il castellano Taddeo Parisio proclamò che la sfida avvenisse col “nobil ziogo” con pezzi “grandi et vivi” e che tutta la popolazione potesse assistere. Il proclama di Parisio comprendeva anche che il vincitore avesse in sposa la bella Lionora, mentre il perdente avrebbe avuto in sposa l’altrettanto bella Oldrada, sorella del castellano.
Quello che avete letto fin qui è un riassunto veloce della vicenda. Lo spettacolo del 6 settembre scorso è stato suggestivo, coloratissimo e festoso e ne abbiamo goduto. Come già scritto sopra, per via della partecipazione all’Expo di Bruxelles e del riconoscimento come patrimonio artistico, la manifestazione ha risonanza internazionale e ogni due anni a Marostica giungono turisti da più parti del mondo, complice quest’anno anche la mostra del cinema di Venezia, per assistere alle due ore di spettacolo.